Un nido in testa
Un libro da leggere con cura e come cura.
Edi Rabini
Una opera ironica, commovente, potente che non può non essere letta. Perché ha il sapore della vita vera.
Claudio Volpe
Ho appena finito di leggere ed è un libro bellissimo. Ha la capacità di raccontare standoti a fianco, permettendo l’accompagnamento quasi amicale delle esperienze, quasi fino alla fine… Ma in una narrativa autoironica che consegna energia e luce, a prescindere…
Edvige Ricci
Questo libro bellissimo, non è un libro che parla solo di malattia, ma è un libro che racconta di come è capace un uomo intelligente e sensibile ad amare ogni momento della sua giornata e ad aumentare questa sua capacità d’amare in proporzione allo sfuggire della vita. Col crescere della flessibilità rispetto agli impedimenti del corpo, Martino offre in parallelo, come protezione della sua vita un muro invalicabile di affetti: profondi, tenaci, innumerevoli, vari. Offre la sua pazienza quotidiana per circuire la bella signora dai capelli neri e come Sherazade, nelle Mille e una notte, lui l’avrà vinta sulla bella signora, ingannandola per ben nove anni, con la sua arguzia, con la sua sagace ironia, con la sua mutevole, sorprendente creatività.
Gabriella Giornelli
Ordina qua: Laurana Editore
Come non sapendo più leggere ho imparato a vivere.
Los Angeles, 2011. Quando Martino Sclavi comincia a soffrire di forti mal di testa, dà la colpa allo stress del lavoro, fino a quando, un giorno di gennaio, non si risveglia in una camera d’ospedale. Le speranze di una nuova avventura a Hollywood vengono frantumate da una cartella clinica che annuncia un futuro incerto: un tumore di quarto grado al cervello e diciotto mesi di vita. Martino si affaccia così su un nuovo mondo, fatto di medicinali, ospedali, neurochirurghi e un’operazione al cervello da sveglio, dopo la quale scopre di non saper più leggere. Sceglie di affrontare la realtà da cineasta, vivendola come sequenze di un film di cui è il protagonista.
Raccontato con ironia, umorismo e profonda intelligenza, questo libro rivela la storia incredibile di un uomo che non si rassegna al destino. Che accetta, senza mai abbattersi, il fatto di aver perso la capacità di riconoscere le parole, di doversi far ripetere novantasei volte una frase per poterne ricordare il significato e di dover convivere con Alex, una voce elettronica che lo aiuta a scrivere questo libro, senza poterne rileggere una sola frase. Contro ogni aspettativa, nella ricerca delle parole giuste, Martino scoprirà che è possibile conquistare inediti spazi di autentica felicità non solo per sé, ma anche per coloro che lo circondano.
Questo libro é un piccolo capolavoro di medicina narrativa. E’ un racconto profondamente soffuso di ascolto attivo, umorismo e inusuale capacità di osservazione di un paziente con tumore al cervello: come vive e vede ospedali, medici, infermiere e cure varie. E come tutto questo si ripercuote e riflette sulla sua vita familiare: la separazione dalla fino ad allora amatissima moglie e la inesauribile vitalità e creatività nel rapporto col figioletto. L’edizione italiana (é uscito prima in inglese) ha un capitolo aggiuntivo dove madre, la nuova compagna, sorella e una cara amica di Londra raccontano il loro vissuto accanto all’autore nel corso degli ultimi cinque anni.
Marianella Sclavi
Siete probabilmente curiosi di scoprire come e perché, il vostro narratore non sia più stato in grado di leggere. Cercherò di rispondere a tutte le vostre domande, ma vi chiedo, per favore, di essere pazienti, dato che per me si tratta di un cammino difficile da intraprendere. Vi prometto che ogni cosa verrà spiegata a tempo debito. E ora partiamo.